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TAVOLE IN PLASTICA PER SKATE RRR-C
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Sport e riciclo della plastica nel quartiere smart Santa Giulia Nord

Residenze, piste ciclabili e aree verdi – come il Parco Trapezio, 45.000 metri quadrati di spazio per aree gioco e aiuole didattiche. A Santa Giulia Nord il progetto di economia circolare RRR-C Ecoskate

Rogoredo – Santa Giulia Nord si colloca nella zona sud-est di Milano

Vicino ai complessi urbani di Porta Vittoria, e in prossimità di Parco Forlanini, Parco Idroscalo, Parco Alessandrini e Parco Agricolo. Si tratta del primo progetto di sviluppo urbano in Italia ad aver aderito al protocollo LEED Neighborhood Development (LEED ND), strumento internazionale che può essere applicato a diversi tipi di edifici e su scala urbana per la certificazione della sostenibilità di un quartiere. Misura l’efficienza energetica, l’utilizzo delle risorse idriche, l’impatto delle nuove costruzioni sull’ambiente esistente, l’efficienza degli strumenti tecnologici e la presenza di spazi verdi e aree pedonali.

Milano Santa Giulia intende creare un equilibrio tra aree residenziali, spazi verdi, uffici, aree commerciali e luoghi di interesse culturale. Il protocollo indica le caratteristiche qualitative di un distretto cittadino – il numero di piste ciclabili, la presenza di spazi verdi pubblici, la biodiversità, l’accesso ai servizi pubblici, la sicurezza nella zona. La zona ospiterà sedi di aziende internazionali, servizi per la Pubblica Amministrazione, piste ciclabili e aree verdi, come il Parco Trapezio, con una superficie di 45.000 metri quadrati di spazio per aree gioco e aiuole didattiche.

RRR-C Ecoskate, un’iniziativa che mescola sport e riciclo della plastica

È stata scelta quest’area per ospitare il progetto RRR-C Ecoskate, un’iniziativa che mescola sport e riciclo della plastica. Riciclo, Rigioco, Reinvento la Città – che in un prossimo futuro prenderà il nome di Ecoskate – è il progetto che ha superato la prima fase del bando della Scuola dei Quartieri. Propone un’iniziativa sportiva e di riappropriazione ambientale nel quartiere sud di Milano. La prima R è quella di ‘Riciclo’: saranno utilizzati i tappi delle bottiglie di plastica per produrre gadgets e skate tools, lo strumento che serve per smontare e rimontare la tavola.

Questa fase di prototipazione sarà affidata a un FabLab milanese, che si prenderà l’incarico della fabbricazione degli stampi in alluminio. Della fusione dei tappi e della creazione degli oggetti promozionali, invece, si occuperanno Federico Bianchino e Walter Macaluso, i due progettisti di RRR-C. In futuro intendono produrre anche tavole da skate appoggiandosi ad altre organizzazioni che già si occupano di produrre fogli da plastica riciclata di varia natura e spessore.

Ecoskate – percorsi didattici legati allo skateboard

La seconda R è quella di ‘Rigioco’. Altro obiettivo di Ecoskate sarà quello di creare dei percorsi didattici legati allo skateboard sia individuale, sia nelle scuole e in collaborazione con le associazioni del territorio. L’Istituto Comprensivo Statale di Merezzate ha deciso di aderire al progetto. Le attività didattiche saranno strutturate all’incirca in due cicli: tre appuntamenti sportivi e due teorici. I primi tre saranno incentrati sull’apprendimento della disciplina vera e propria e sulla sicurezza in strada e sulle piste ciclabili. Gli ultimi due faranno parte dell’educazione ambientale tenuta da esperti in quel settore. La terza R è quella di ‘Reinvento la città’, perché RRR-C insegna come riappropriarsi degli spazi urbani spostandosi con lo skate creato con materiali riciclati e che non inquina.

Stanno terminando il periodo di formazione obbligatoria di sei mesi previsto per i vincitori del bando Scuola dei Quartieri. In estate dovrebbero già iniziare i corsi di skate di gruppo e individuali e, infine, a settembre 2021 avranno il via i progetti didattici con le scuole attenendosi alle linee guida per il Covid-19. Nel frattempo, continueranno gli incontri con gli specialisti del settore, come la tutor Martina del PoliMi DESIS Lab (Design for Social Innovation and Sustainability) che li ha aiutati per la parte di progettazione e design. Entro inizio febbraio dovranno presentarsi al bando come organizzazione formale con il loro progetto 3R-C Ecoskate.

Il riciclo della plastica è questione di attualità

tando ai dati, si hanno più di 420 milioni di tonnellate di materiali prodotti con l’impiego di plastica. Sono resistenti, leggeri e poco costosi. Ne esistono sei tipi comuni, le cui sigle si trovano contrassegnate sui prodotti che usiamo nel quotidiano: il primo è il PS (polistirolo), usato per tazze di bevande calde in schiuma, posate di plastica. Il PP (Polipropilene), utilizzato per i comuni contenitori per gelati, ad esempio. Il LDPE (polietilene a bassa densità) per i sacchetti della spazzatura; il PVC (cloruro di polivinile plastificato o cloruro di polivinile) che contiene bottiglie per succhi di frutta.

In seguito, il HDPE (polietilene ad alta densità) per i contenitori di shampoo o bottiglie di latte e, infine, il PET (polietilene tereftalato) per le comuni bottiglie d’acqua. Alcuni tipi di plastica non sono riciclati perché non sostenibile sul piano economico. A oggi, solo i prodotti in plastica PET, HDPE e PVC subiscono questo processo. Altri, come PS, PP E LDPE in genere sono esclusi perché materiali più difficili e costosi da elaborare.

Bobine per la fabbricazione di tessuti

Il processo di riciclo dei materiali plastici porta alla produzione di bobine per la fabbricazione di tessuti come il poliestere, fogli di vari spessori e colori, travi per costruzioni, ma non nuove bottiglie. La creazione di nuove bottiglie richiederebbe plastica pulita e pura. La trasformazione di una plastica come il PET in tessuto è chiamata downsizing, perché dopo questo procedimento non è più possibile riciclarli. Avviene in più stadi: all’inizio avviene la raccolta fatta a seconda delle regole vigenti per il proprio Comune o Paese. A seguire, il passaggio dello smistamento che differenzia vari tipi di plastiche: in base al materiale, in base al colore e talvolta anche seguendo il metodo di produzione.

Tipi diversi di plastiche non possono subire lo stesso processo insieme: il PVC, se fatto fondere insieme a un blocco di altre plastiche di PET, ad alte temperature produce acido cloridrico e degrada l’intero lotto di nuova plastica. Con la fase del lavaggio si elimina ogni possibile residuo dai contenitori di plastica. Segue lo sminuzzamento in fiocchi o granulati.  La fase finale del processo di riciclo, la ricomposizioe, è quella in cui le particelle di plastica sono fuse e trasformate in materiali riciclati utilizzabili per la produzione futura. Gli scarti che provengono da quest’ultima fase di lavorazione vengono destinati, invece, allo smaltimento tramite termovalorizzazione.

Federico Bianchino e Walter Macaluso

Si sono conosciuti in occasione di un bando dell’associazione Skatepark Italy circa un anno fa. Bianchino, una carriera accademica in Turismo e Comunicazione alle spalle, segue come libero professionista progetti di riqualificazione urbana e turismo. Si occuperà della comunicazione in generale, con le aziende, social e delle sponsorizzazioni una volta avviato il progetto. Walter Macaluso, laureato in Giurisprudenza, da oltre quindici anni si occupa di attività legate a questo sport. È cofondatore, presidente e istruttore di skateboard presso RA – Rider’s Academy Skateboard School, presente a Bologna e Torino, oltre che cofondatore e project manager di Free Waste Srl, una start-up che ha brevettato un sistema innovativo di degradazione veloce dei rifiuti organici per produrre compost e biocarburante. Macaluso sarà invece il responsabile dell’organizzazione di corsi, workshop ed eventi di skateboard e della produzione di gadget, skate tools e tavole Ecoskate.

Eleonora Laura Bruno

L’autore non collabora, non lavora né partecipa, non riceve compensi né finanziamenti, da alcuna azienda o organizzazione che possa ricevere vantaggi economici o di sorta dalla pubblicazione di questo articolo.

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