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Olio da semi di canapa - una lavorazione mai interrotta
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L’olio da semi di canapa: una produzione a Ortona, in Abruzzo

Un cucchiaio di olio di semi di canapa apporta all’organismo 1,7 grammi di Omega 3, arrivando a coprire il fabbisogno di un individuo adulto: le sperimentazioni di Pistis Sophia

Pistis Sophia, produzione di vini biologici a Ortona 

Pistis Sophia si occupa della produzione di vini biologici, ha sede a Ortona ed è una delle due realtà coordinate dall’azienda agricola Angiolla Ilenia. L’altro marchio è Canapa Naturale, che porta avanti il progetto di coltivazione e creazione di prodotti a base di Canapa Sativa. Al momento ci sono tre persone fisse che lavorano sui tre ettari e mezzo di terreno coltivati con le piante di canapa: David Seccia, la sua compagna Ilenia ed il padre di David. Altri due ragazzi gestiscono l’e-commerce e alcune squadre temporanee aiutano l’azienda a conduzione familiare durante i periodi di raccolta dell’uva o di preparazione dei terreni. 

Pistis Sophia, storia del progetto

Il progetto è nato nel 2016. Nella vicina Atri era già in avanzamento un progetto su terreni abbandonati – non si conoscevano le precedenti coltivazioni, ma Seccia sostiene si trattasse di piantumazioni intensive. La scelta delle piante di canapa si era rivelata quasi necessaria per procedere alla bonifica di quei terreni – la pianta è nota per la sua azione fitodepuratrice dei terreni inquinati. È capace di aspirare nelle sue fibre e nella polpa del fusto le sostanze tossiche del sostrato e delle falde idriche. Questo processo è stato studiato ed è praticato nella zona dell’Ilva di Taranto (Phytoremediation). Essendo una pianta infestante, la canapa non necessita di cure, erbicidi, pesticidi o antiparassitari.  Non avendo proteine al suo interno, non è attaccata da roditori o altri insetti. 

Olio di canapa spremuto a freddo – caratteristiche

Dopo questo primo passaggio, la lavorazione della canapa non è stata interrotta. Il primo prodotto a entrare sul mercato è stato l’olio di canapa spremuto a freddo. Ha un colore che varia dal verde chiaro al verde intenso, ha un odore poco marcato e un sapore che ricorda quello delle nocciole.  L’olio di semi di canapa pressato a freddo contiene il 10% di acidi grassi saturi e circa il 90% di acidi grassi essenziali polinsaturi (Omega 6 ed Omega 3). Ciò che lo distingue dagli altri oli, e in generale dagli altri alimenti, è il suo equilibrio tra apporto di Omega 6 ed Omega 3, (di 3:1). 

Un cucchiaio di olio di semi di canapa copre il fabbisogno di un individuo adulto

Un cucchiaio di olio di semi di canapa, che corrisponde a 10 grammi circa, apporta all’organismo 1,7 grammi di Omega 3, arrivando a coprire l’intero fabbisogno di un individuo adulto. Possono essere presenti anche tracce di cannabinoidi, quali il Tetraidrocannabinolo (THC), ma in quantità bassa (per avere effetti tossici bisognerebbe assumere dai 6 ai 9 litri di olio). Le varietà di canapa industriali sono piante incrociate per ottenere un livello di THC conforme alle normative europee vigenti in ambito di stupefacenti. In Italia ed Europa sono consentite alla semina le varietà iscritte nel registro sementi EU, circa 50, con THC<0,2%. In Italia la normativa vigente permette un limite massimo di THC<0,6% sul raccolto.

L’olio di CBD prodotto da Canapa Naturale ha partecipato alla quarta edizione del 2020 del concorso Canapa

L’olio di CBD prodotto da Canapa Naturale ha partecipato alla quarta edizione del 2020 del concorso Canapa è per la premiazione del miglior Olio di Semi di Canapa e si è aggiudicato il primo posto del Fuori Concorso Anche il Gusto vuole la sua parte, per l’equilibrio tra proprietà organolettiche e gusto. Se all’inizio dell’attività David Seccia e la sua famiglia si sono affidati ai frantoi per la spremitura, hanno poi dato il via a una lavorazione in proprio, attivando la produzione solo quando sono evasi gli ordini, per garantire un prodotto fresco. I macchinari sono delle presse costituite da una vite senza fine, che premono il prodotto su di una griglia, escludendo qualunque intervento di additivazione o trattamento chimico della materia prima. 

Il problema durante questo tipo di processi è contrastare l’innalzamento della temperatura che si verifica sul prodotto quando è nella pressa. Occorre mantenere la temperatura del prodotto sotto i 30°C per ottenere un olio di canapa che conservi intatti tutti i principi attivi nel seme. Gli artigiani di Canapa Naturale hanno realizzato un dissipatore di calore ad acqua, ovvero una serpentina che hanno applicato sulla testa del macchinario. Nel tubo, l’acqua è in continuo ricircolo, abbassando i gradi all’interno. Per questo scopo, è utilizzata l’acqua del pozzo dietro il laboratorio e, tramite un sistema di incanalature, è reimmessa di nuovo nel pozzo. 

Come l’acqua è recuperata, così anche lo scarto derivante dalla spremitura dell’olio

In parte è utilizzato ad uso zootecnico interno all’azienda agricola (per la costruzione di lettiere per galline e polli. Dopo questo utilizzo, è stata registrata una riduzione di infestazione da parte di parassiti). Altre sementi sono destinate alla produzione della farina. Per mezzo di un macchinario chiamato ‘svecciatore’, l’azienda è in grado di separare i semi più grandi, adatti alla spremitura, da quelli piccoli, meno maturi e meno pregiati. Soffiati, sono immessi nei mulini di Salisburgo (un tipo di mulino classico per cereali con macina di pietra di granito, il corpo di legno massiccio e filettatura in acciaio inossidabile). La farina prodotta è più ricca e grassa. Anche in questo caso, la produzione entra in funzione quando si ricevono gli ordini. Anche se non si possiede ancora una certificazione, si può affermare che si tratti di una farina senza glutine, non essendoci contaminazioni di altri semi all’interno dei mulini.

I terreni dell’azienda agricola Pistis Sophia si trovano a 30-40 metri sul livello del mare, in una frazione in provincia di Ortona

Si tratta di terreni argillosi, su cui si praticano rotazioni e periodi di riposo. Si piantano favino o erba falciona per cibare gli animali. La semina avviene in primavera, a fine marzo, inizio aprile, quando c’è umidità sufficiente alla germinazione, che avviene quando la temperatura del terreno è superiore a 8°-10°C. Le giovani piantine resistono alle gelate tardive. A rotazione, sono piantati i semi di canapa di tipo monoica Futura 75. È una varietà francese che si adatta anche ai nostri territori ed è di media altezza, circa 2 o 3 metri. La varietà monoica esprime sullo stesso stelo sia il sesso maschile, fatto di piccoli grappoli, sia la parte femminile costituita da piccoli pistilli di colore rosso. Possiede un ciclo vegetativo di 150/160 giorni e raggiunge la piena fioritura in agosto. Il contenuto di THC è pari a meno dello 0,2%, mentre il CBD meno del 10%. La piantagione dell’azienda agricola di Ilenia e Davide Seccia rende all’incirca dai 7 agli 8 quintali di seme per ettaro buono e pronto per la spremitura. 

Pistis Sophia

Olio e farina sono prodotti alimentari prodotti anche da altri coltivatori in Italia, ma continua a non esserci una normativa vigente chiara. Le linee guida provengono dall’Unione Europea, che a sua volta le recepisce e le rielabora in base alle leggi dei vari Ministeri dell’Agricoltura di ogni Paese membro, ma non c’è un consorzio unico che riunisca tutti i coltivatori di canapa italiani e che si interfacci con lo Stato, come vediamo invece in Francia: Interchanvre. Esistono associazioni di categoria come Federcapana o Fracta sativa, la cui azione serve per reindirizzare i vari produttori tra le varie normative, come ad esempio quella sulla quantità di THC nell’olio, ovvero il prodotto finito deve rientrare in determinati parametri: ad esempio per 1l di olio, non ci devono essere 5ppm (parti per milione) di THC.

Eleonora Laura Bruno

L’autore non collabora, non lavora né partecipa, non riceve compensi né finanziamenti, da alcuna azienda o organizzazione che possa ricevere vantaggi economici o di sorta dalla pubblicazione di questo articolo.

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